Due occhi scuri raccolgono l’essenza di una vita trascorsa tra scaffali e persone, oggetti e documenti, montagne e paesi lontani: elementi che compongono un puzzle di ricordi, certo, ma anche di un presente intenso, ricco di opportunità. Il futuro è in costruzione, ma nel programma di Gian Pietro una voce in agenda è certa: non è segnata in una data e non c’è orario, non serve, è semplicemente scritto “mai arrendersi”.

 

Già, perché nei 60 anni di attività Gian Pietro ne ha superati di ostacoli, ne ha affrontate di difficoltà, burocratiche o commerciali, di mercato o di casualità avverse. Nella sua vita si è dedicato al lavoro e si è impegnato non solo a guardare avanti, ma ad andare avanti, perché dietro alle avversità si nascondono occasioni, dietro le ripide salite idee vincenti, dietro le cadute le rinascite. ERCOLE Tempo Libero compie 60 anni anche grazie a questo.

Ma leggiamo insieme le sue parole: forse ne sapremo di più su un’attività commerciale su misura delle persone.

 

Gian Pietro, mi racconti com’è nata la sua attività.

È una lunga storia, pensi che avevo 18 anni e sfruttai la cantina di casa per tenere il mio piccolo angolo dedicato ai casalinghi.

 

Perché proprio questo settore?

Perché ancora più giovane inizia a lavorare in una ditta di casalinghi, un ambito che pian piano conobbi sempre meglio, finché diventò una vera e propria passione. Ebbi a che fare con diversi clienti, tra cui aziende importanti con cui instaurai un bel rapporto, professionale e soprattutto di fiducia e stima reciproca.

Gian Pietro e la moglie Maria nel 1960

E dopo la cantina?

Dopo un anno trasferii la piccola attività in un altro appartamento, dove inserii anche un reparto giocattoli. Nei successivi cinque o sei anni acquistai uno spazio più grande e pian piano ampliai la mia offerta, prima con prodotti per il neonato e poi con quelli da campeggio, comprese tende e roulotte.

Ah, dimenticavo: nei primi anni dell’attività lavoravo anche in un’altra azienda. Facevo il turno di notte, la mattina mi riposavo un po’ e poi mi dedicavo al mio piccolo negozio di casalinghi con mia sorella. Non fu semplice: non mancarono sacrifici, impegni spesso duri da sopportare per un ragazzo di quell’età, ma ci credevo fermamente, avevo investito i miei risparmi, comprendevo il valore del supporto della mia famiglia e non potevo arrendermi.

 

E poi cos’è successo? Quando capì che era ora di dedicarsi completamente alla sua attività?

Un giorno un cliente importante mi fece un’offerta, il cui valore poteva spingermi a creare l’occasione della mia vita: decisi di licenziarmi dal cotonificio dove lavoravo e di dedicarmi alla mia attività. Non so quale parte giocò l’incoscienza della gioventù, ma credevo davvero in quello che stavo costruendo e dovevo almeno provarci: correre dei rischi fa parte della vita e, inevitabilmente, della propria carriera.

Ricordo che acquistai una tenda da campeggio: volevo pagarla a rate, ma non mi fu permesso, quindi investii i miei soldi. Passarono mesi senza riuscire a venderla, ma non mi arresi, perseverai, credetti nella mia scelta e finalmente un cliente l’acquistò. Può sembrare un esempio banale, ma per me fu importante, perché mi aiutò a credere nella pazienza, nella volontà, nella perseveranza e soprattutto in me.

 

Ha raccontato l’inizio, ora andiamo avanti con la storia.

Siamo arrivati agli articoli da campeggio, giusto? Bene: scelsi questo ambito perché ammetto di aver seguito una mia grande passione, la montagna. Ricordo che organizzavo quasi ogni domenica una gita con amici e appassionati come me, soprattutto nelle Dolomiti, dove ho conosciuto anche tanti rifugisti che ancora si ricordano di me.

In seguito scelsi di tenere, oltre a tende e roulotte, anche camper (iniziammo con la Caravan International) e mobili da giardino (con Reguitti, Fppapedretti e molti altri). Poi arrivarono gli articoli sportivi come scarponi, sci, scarpe da trekking, abbigliamento, accessori per la montagna e molto altro, un reparto che coinvolge anche moltissimi giovani. Per un periodo tenemmo anche la nautica, che mi consigliò Luciano, e fu un successo.

Nel tempo partecipai a fiere del settore e lì incontrai altri clienti, grazie ai quali intrapresi una bella stagione commerciale, che proseguì.

 

La interrompo per una curiosità: sa dirmi la sua idea vincente, quella che le ha permesso di ampliare la sua attività?

Certo: tenere prodotti di qualità. Vede, incontrare clienti che dopo anni continuano a tornare in negozio è una grande soddisfazione. Si affezionano al prodotto e alle persone, comprendono il valore di ciò che hanno in mano, notano il fatto che dopo tanto tempo è ancora in perfette condizioni e la risposta è nella qualità, in cui credo da sempre. Pensi che l’altro giorno una coppia è passata in negozio: mi ha ricordato di quando il figlio aveva 5 anni e hanno acquistato qui degli articoli da giardino, che ancora utilizzano. Quel bambino oggi ha 45 anni!

Ai giorni nostri quanto ha detto non è scontato e spiega il successo che ERCOLE Tempo Libero continua ad avere. Ma Gian Pietro mi dica, tornando alla storia del negozio, ricorda i primi dipendenti?

E come dimenticarli! Il primo fu un mio nipote, Silvestro, quando lo assunsi avevo 23 anni. Subito dopo entrò in negozio una persona che ricordo con grande affetto, per la sua notevole esperienza nel settore e per la sua dedizione: Luciano Vianelli rimase qui per quasi 50 anni e pensi che in negozio incontrò una collega che oggi è sua moglie.

Dopo qualche anno, dalla cantina il negozio passò a un ambiente completamente dedicato all’attività commerciale: ci trasferimmo qui e con il passare del tempo e dei metri quadri oggi lo spazio ne conta ben 6000. Devo ricordare anche il nostro geometra Moro, che ha collaborato nell’espansione del negozio, e l’architetto Giacomin, che mi ha aiutato a modernizzare la struttura.

Negli anni assunsi anche i miei figli, Elena e Andrea: la prima nel reparto casalinghi e Andrea in quello sportivo, la sua grande passione. Sono felice di averli qui, non avrei sperato di meglio, perché ho davvero dedicato la mia vita a questa attività e loro, una parte fondamentale di questa mia vita, rappresentano il futuro.

Oggi siamo una gran bella squadra, le persone sono unite, collaborano per il negozio ognuna con la propria specializzazione. I giovani, poi, per me sono una grande soddisfazione e anche una risorsa da cui imparare: riescono a coinvolgere i clienti esprimendosi a modo loro, con parole semplici e chiare, e trasmettendo quell’entusiasmo che per me e per il negozio è una luce che non deve mai mancare.

 

Mi ha parlato dei suoi primi dipendenti e collaboratori, ma so che c’è qualcuno di molto importante, una persona che è stata parte non solo del negozio, ma anche della sua vita…

Una parte molto importante: sono sposato con Maria da 61 anni. La conobbi in treno mentre and­avamo al lavoro e poi la incontrai di nuovo a una festa: da lì non ci lasciammo più. Entrò in negozio e restò per 50 anni a occuparsi dei casalinghi e dei giocattoli. Ricordo che in negozio si impegnava tantissimo e sapeva instaurare con le persone un rapporto di fiducia fin da subito: lei rammenta ancora le centinaia di liste nozze che ha gestito e pensi che oggi quei clienti vengono in negozio e parlano del suo lavoro. Spigliata, vivace, loquace, socievole, ma soprattutto ottimista, una qualità che ho sempre apprezzato e che mi ha aiutato (e lo fa tuttora) a credere in quello che faccio e nel futuro. Insieme abbiamo lavorato, viaggiato, trascorso tanti bei momenti nelle nostre montagne con la famiglia e gli amici. Siamo stati insieme nei periodi sereni e nelle difficoltà, come quando andavamo a chiedere dei prestiti per investire nell’attività e realizzare le nostre idee. Lei mi ha sempre sostenuto e non smetterò mai di ringraziarla per questo.

 

L’idea vincente, il successo del negozio, i clienti che tornano… è sempre stato tutto così perfetto?

No, anzi, è stata dura: non è sempre stato facile il percorso. Ditte fornitrici che hanno chiuso, cercare sostituzioni, contratti da affrontare, decisioni commerciali e non solo da prendere. Non mi sono mai arreso: ci ho anche rimesso tempo e denaro, ma quel che importa è andare avanti. Per me, per i miei figli, per i miei dipendenti, per questa realtà che tanto mi sta a cuore.

 

Quali erano i suoi progetti da giovane?

Può sembrarle strano, ma non avevo progetti, come non mi sono mai fatto programmi. Mi capitava spesso di partire in auto verso Bologna o altre città per ritirare dei prodotti: molte volte erano viaggi lunghi, che occupavano il mio poco tempo libero magari, ma ero certo ne valesse sempre la pena. Infatti, poi, sono arrivati i risultati: nella mia carriera ho ricevuto diversi premi da grandi aziende fornitrici e ho girato il mondo per far loro visita, ho visto paesi meravigliosi come il Kenia, Singapore, il Giappone…

Nel mio lavoro tutto è avvenuto in modo naturale, mattone dopo mattone, articolo dopo articolo. Ho perseverato, ci ho creduto (e continuo a crederci) e ho affrontato il futuro a testa alta.

Quale messaggio si sente di dare alle persone che lavorano con lei, per il loro futuro?

La conoscenza e lesperienza che si acquisiscono in questo ambiente le si porta con sé per sempre e rappresentano uno zaino pieno, quasi difficile da chiudere. Probabilmente questo zaino è anche pesante e allora ci vogliono la volontà, la perseveranza, il coraggio, che insieme a un buon allenamento possono farti raggiungere le tante vette, che sono le possibilità offerte dalla vita.

C’è ancora molto da fare: anche le trasformazioni sono inevitabili, essenziali all’evoluzione, ma è importante che la qualità dei prodotti e del servizio sia sempre per il negozio il fattore fondamentale.

 

Grazie Gian Pietro!

 

ERCOLE Tempo Libero è un’attività commerciale, certo, ma è anche una realtà sostenuta da persone dedite a trasmettere le loro passioni, non solo alla vendita. La squadra che si è creata è unita dalla consapevolezza che se in qualcosa ci credi, chi ti ascolterà saprà comprendere meglio il valore che comunichi.

Il successo del nostro negozio è proprio questo: la qualità che si tocca con mano e che si vede nel tempo, e soprattutto le persone, che con un sorriso e un racconto si mettono al tuo servizio per offrirti ciò in cui credono e le informazioni che ti saranno utili per valutare ogni acquisto.

 

Gian Pietro ne è convinto: la qualità del prodotto e le relazioni tra le persone sono le basi fondamentali per creare fiducia e per fare del proprio lavoro una passione, un tempo che non è più percepito solo come impegno, ma come tempo libero.